Lungo molti anni
a grande prezzo,
viaggiando attraverso molti paesi
andai a vedere alte montagne,
andai a vedere oceani,
soltanto non vidi,
dallo scalino della mia porta
la goccia di rugiada scintillante
sulla spiga di grano
La bellezza sta nelle cose piccole, come dice Rabindranath Tagore nella sua poesia che ho fatto spiritualmente mia.
Era il 1989 quando mi trovai a camminare in una spiaggia sassosa di struggente bellezza, in Sardegna.
La spiaggia, di ciottoli tondi e lisci, era immersa nella distesa infinita del mare, depurata da ogni presenza umana.
Provai un senso di profonda intimità vivendo un silenzioso ed esclusivo rapporto con quelle forme naturali.
Era come se le invisibili mani del vento, dell'acqua, del tempo avessero giocato con la materia inerte trasformandola in stupefacenti sculture naturali: lisce al tatto, gioia per gli occhi che si appagavano di quelle svariate forme e tonalità di colore.
Quei sassi erano il mio legame con la Terra Madre.
Decisi allora di portarli a vita.
Ho iniziato così la mia avventura divertendomi a riprodurre e reinventare quelle forme nell'intento di trasferire sulla carta quegli scorci di privata interiorità, le emozioni e le sensazioni che quel luogo magico aveva suscitato in me.
Perché Elegia alla materia inerte?
Avete mai pensato per quanto tempo le mani della natura hanno lavorato per modellare un sasso ? Un sasso è l'essenza della semplicità ed esprime la bellezza che è nel creato; una bellezza che è vicino a noi ma che spesso noi non vediamo. I sassi sono archetipi di una realtà semplice e misteriosa, forme affascinanti che parlano, che hanno un'anima. segni del tempo che evocano strane bellezze.
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